La storia “fantastica” dei giochi di Zelda su Philips CD-i

Storia di un fallimento

Ho deciso di raccontarvi la storia di alcuni giochi che sono diventati famosi per la loro scarsità, sto parlando dei giochi di Zelda su Philips CD-i, il lettore multimediale che funzionava anche come console.

La magia del CD-I

Durante la metà degli anni 80 sul mercato dell’intrattenimento esistevano vari tipologie di Compact disc ognuno con le sue caratteristiche e funzionalità il formato CD-I era uno di questi. Sviluppato nel 1984 grazie alla stretta collaborazione tra Philips e Sony.

L’ annuncio ufficiale di questo formato fu fatto nel marzo 1986 durante la prima conferenza del settore, l’ idea iniziale dei due colossi tecnologici era quello di fare fuori il mercato del formato CD-Rom ma sopratutto il mercato dei personal computer con un formato più economico e con qualità superiori, nonostante lo sforzo congiunto dei due colossi, Philips abbandonò la collaborazione con Sony e quindi il formato CD-i divenne un marchio di fabbrica di Philips mentre a Sony gli rimanevano solo le briciole ( è un progetto nel cassetto chiamato Playstation).

Nel 1991 Philips presenta il suo primo lettore CD-i un lettore multimediale come spiega un articolo sulla rivista PC Review numero 4:

Il recente lancio della Philips del primo lettore di compact disc interactive (CD-i) creerà un dilemma a molti proprietari di PC specie a quelli che stanno considerando l’aggiunta di un drive CD-ROM. Il problema e che il CD-i può eclissare il PC nell’ambito del software per educazione per i giochi e per la casa, ossia tutto ciò che motiva l’utenza non professionale a connettere un CD-Rom al proprio PC

Nonostante questa enfasi iniziale il nuovo lettore multimediale/console andava scemando nel mondo dei giocatori PC, le vendite non andavano a gonfie vele, Philips iniziò a proporre anche modelli per il mercato delle console come lettore CD-i serie 400 presentata al CES di Chicago nel 1994 nonostante questo la console era destina al fallimento perché non poteva competere con il mondo dei PC e quelle delle console, a questo punto nel 1998 Philips staccò la spina al suo progetto per via dei numerosi buchi nell’acqua che aveva creato.

Il Super NES CD

Mentre i colossi della tecnologia si scannavano, un ingegnere Sony Ken Kutaragi iniziò a collaborare segretamente con Nintendo per la creazione di chip audio da inserire su una nuova console (Il super famicom).

Ken Kutaragi

Il successo del progetto spinse Nintendo a stringere una partnership con Sony per sviluppare sia un componente aggiuntivo CD-ROM per Super NES che una console a marchio Sony che riproducesse entrambe le cartucce SNES, nonché i giochi rilasciati per il nuovo Super Formato del disco, questa collaborazione iniziò nel 1988 e prevedeva molti benefici per Sony.

Il presidente di Nintendo Hiroshi Yamauchi non vedeva di buon occhio questa cosa e quindi prima della presentazione nel prototipo nuovo hardware aggiuntivo per SNES (CES 1991) iniziò a prendere accordi segreti con Philips e proprio durante il CES 1991, Nintendo annuncia la sua partnership con Philips, come racconta questo articolo:

Il giorno dopo che Sony ha annunciato un accordo con Nintendo per realizzare dei giochi Nintendo ha annunciato di aver raggiunto un accordo con Philips, uno dei principali rivali di Sony.

Sony dopo questo fatto continuò autonomamente a creare dei prototipi e iniziò la progettazione di una console : PlayStation.

Cambio di rotta

Dopo il fallimento della partnership con Sony, Nintendo era convinta del successo commerciale del Super Nes CD ma il fallimento del Sega CD cambiò le regole del gioco.

Per tirarsi fuori da questo impiccio la casa di Kyoto siglò un altro accordo con Philips, l’annullamento dell’add on Super Nes in cambio dei diritti per l’uso dei alcuni personaggio nel lettore multimediale CD-i di Philips, la stampa del settore accolse positivamente questa notizia, un gioco Zelda su CD e anche in alta definizione, fantastico!

Ma l’atrocità era dietro l’angolo, Philips per risparmiare decise di appaltare i giochi di zelda a due studi: La prima Animation Magic, era uno studio di animazione russo/ americano responsabile delle animazioni di due giochi Link: The Faces of EvilZelda: The Wand of Gamelon, il secondo studio responsabile di Zelda’s Adventure si chiamava Viridis Corporation ma ho trovato poche notizie riguardante questo studio.

Nintendo invece non si occupava di niente aveva solo dato dei suggerimenti per quanto riguarda l’aspetto dei personaggi.