6 idee geniali di marketing infernale nel mondo dei videogiochi.

Molti progetti del mondo dei videogiochi nascono e muoio grazie anche al marketing, si tratta di una strategia in continua evoluzione , dove la parola principale è creatività, un esempio di marketing può essere Fornite infatti Il 18 ottobre 2019 con la conclusione della prima stagione l’isola è stata spazzata da un buco nero virtuale e 17.000 mila persone sono rimaste incollate davanti allo schermo per vedere questo evento.

Questo fatto mi ha fatto pensare ad altri eventi simili, riguardante il mondo dei videogiochi, infatti, questo post riguarderà 5 idee geniali di marketing infernale nel mondo dei videogiochi prima di Fortinite, partendo da Atari 2600.

1) Atari 2600 e l’arcade a casa tua

Atari, per vendere la sua 2600 aveva escogitato una campagna pubblicitaria dove si evidenzia la possibilità di giocare a giochi arcade direttamente a casa con la massima comodità, grazie a questa campagna , ebbe un successo enorme merito delle conversioni arcade di Space Invaders e Asteroids.

Le cose cambiarono con il rilascio della versione Atari 2600 di Pac-Man, infatti questa conversione fu aspramente criticata per la sua conversione e lasciò Atari con 5 milioni di copie invendute nei magazzini, questo fatto, contribuì anche alla crisi del mercato dei videogiochi del 1983.

2) Il piccolo grande mago dei videogames (targati Nintendo)

Questo film era per dare una mazzata in mezzo alle gambe a SEGA.

Il piccolo grande mago di videogames (The Wizard) non è un film per adolescenti di fine anni 80 ma una mega pubblicità della durata di 100 minuti (in gergo un product placement cinematografico) .

Gli unici giochi che si vedono in questo film, sono prodotti Nintendo (anche in versione cabinato) come ciliegina sulla torna, veniva mostrato un nuovo gioco, infatti i tre bambini finalisti giocano a Super Mario Bros. 3, un gioco che era stato pubblicato da circa un anno in Giappone.

Oltre a quello venivano mostrati dei “prodotti aggiuntivi” come la rivista ufficiale Nintendo Power e la linea telefonica a pagamento gestita da Nintendo per aiutare i giocatori in difficoltà.

Il film in questione è ricordato anche per la pubblicità ingannevole del Power Glove (nella versione italiana il guanto magico), un accessorio che non serviva a nulla, solo per lucrarci sopra, il Power Glove era compatibile con alcuni giochi tra cui Mattel Gloveball

3) La guerra dei bit

Per contrastare la supremazia Nintendo, SEGA rilascia nel 1989 il SEGA Mega Drive accompagnata da una campagna pubblicitaria aggressiva, infatti la console veniva descritta come “il primo e unico sistema con tecnologia a 16-bit”, con l’arrivo di Super Nintendo le cose cambiarono, SEGA iniziò ad attaccare Nintendo parlando di “velocità” e confrontando Sonic con Mario Kart, ma con l’arrivo Tom Kalinske si arriva all’apoteosi, infatti il presidente di Mattel e anche della divisione americana di SEGA decide di rispondere alla messa in commercio della console rivale con una campagna pubblicitaria aggressiva, grazie, anche all’aiuto dell’’agenzia pubblicitaria Goodby, Berlin & Silverstein.

Già al lancio della console negli Stati Uniti d’America uno degli slogan, ideato da Michael Kats, era “Genesis does what Nintendon’t”.

In quel periodo viene anche realizzata la campagna “Welcome to the Next Level” e la creazione del “Sega Scream”, un tipico urlo che chiudeva l’enorme numero di spot realizzati per contrastare Nintendo. La fine arriva nel 1993 quando SEGA presenta il SEGA CD un dispositivo che trasformava la SEGA Mega Drive in un lettore CD, il resto della storia la conoscete.

Anche nel nostro paese infuriava la guerra dei bit SEGA comprò una spazio all’interno del programma televisivo pomeridiano Bim bum bam, una pubblicità di 5 minuti per promozionare Megadrive e le altre console SEGA, inoltre si poteva partecipare al concorso Sonic Badge.

4) La Nintendo Wii è per tutti

La Nintendo Wii è stata la console più venduta della settima generazione, presentato all’E3 2005 da Satoru Iwata con il codice “Revolution” ha conquistato una nuova fascia di giocatori, diventando così un fenomeno di massa grazie anche alla sua killer application Wii Sport.

Il suo successore, Nintendo Wii U, non ha avuto lo stesso riscontro con il pubblico, presentata nel 2011 ha creato confusione tra gli utenti non abituata al mondo dei videogiochi, altro fattore, che ha determinato il fallimento di Wii U è stato l’abbandono delle terze parti che non hanno mai rilasciato titoli come Ghost Recon : online o Metro: Last Light .

5) Google Stadia non è una scatola

Il 19 marzo 2019 è stata la data di Google Stadia, il “futuro” dei videogiochi, infatti Google durante questo evento aveva presentato questo servizio streaming con lo slogan “non è una scatola” purtroppo le cose non sono andate per il verso giusto per via di molti fattori come il prezzo della versione PRO , infatti il servizio streaming chiuderà definitivamente il 18 gennaio 2023 .

6) OUYA

OUYA è stata una console finanziata tramite Kickstarter, raggiungendo un totale di 8 milioni di dollari di finanziamenti, l’idea principale era creare una nuova console da salotto con un un esclusivo negozio online con applicazioni e giochi sviluppati specificamente per il sistema Ouya.

Per quanto riguarda il software Ouya usava una versione modificata di android e il design della console permette anche una facile apertura della stessa, con il semplice aiuto di un cacciavite inoltre qualsiasi possessore della console poteva essere anche uno sviluppatore, senza il bisogno di licenze o spese di pubblicazione.

Purtroppo la console aveva molti bug e non solo i giochi venduti dentro lo store erano abbastanza costosi ed erano cloni di giochi tripla A per questo motivo le vendite vendite dell’Ouya sono state scarse, causando problemi finanziari per Ouya Inc. e costringendo la società ad abbandonare il business. Le sue risorse software sono state vendute a Razer, che ha annunciato l’interruzione della console di Ouya a luglio 2015. L’Ouya è stata considerata infine come un fallimento commerciale.