DisneyQuest: Le sale giochi secondo Disney

I DisneyQuest sono state delle sale giochi interattive create da Disney alla fine degli anni 90 per competere con SEGA.

La nascita dei GameWorks

All’inizio degli anni 90, le sale giochi erano ancora un posto unico, i giovini passano le serate li tra un Haduken e un Fatality , la popolarità spinse SEGA nel settembre 1995 a creare un nuovo concetto di sala giochi, dei centri di intrattenimento multimediale con negozi e fastfood, ma aveva bisogno di un partner capace di saper gestire parchi divertimento e un altro per la parte creativa, SEGA un’azienda con una grande D con una grande D iniziale, la DreamWorks, di proprietà di Steven Spielberg e la Universal cosi 1997 nasce la la catena GameWorks, l’idea era semplice SEGA forniva la tecnologia e Universal gestiva i centri multimediali, invece DreamWorks si occupava della parte creativa.

I centri multimediali in realtà erano delle vetrine di esposizione di prodotti SEGA (scordatevi Capcom) quindi si potevano trovare cabinati di Daytona 2 e giochi sviluppate dalla società, tra cui The Lost World: Jurassic Park Special .

Disney entra nel mondo delle sale giochi

Anche Disney ( più nel concentro una sua filare Disney Regional Entertainment) iniziò a ideare il suo parco giochi multimediale e un anno dopo nel 1998 annunciò DisneyQuest, entrando ufficialmente nel mondo delle sale giochi, infatti nel 1998 Disney inaugura, dentro un resort ( Downtown Disney) il primo DisneyQuest e nel 1999, Disney aprì un DisneyQuest al di fuori di un resort a Chicago inoltre nello stesso anno fu annunciando anche un Disneyquest a Philadelphia.

Molto di più di una sala giochi

DisneyQuest, inaugurato la prima volta a Orlando nel 1998, rappresentava un passo rivoluzionario nel campo dell’intrattenimento. L’idea era quella di creare un’esperienza interattiva indoor che si estendesse oltre i limiti di una comune sala giochi. Progettato come un “parco a tema interattivo”, DisneyQuest offriva la magia e l’attrazione dei parchi a tema Disney ma in un ambiente chiuso e in un formato più accessibile, anche in termini economici.

La visione di Disney era di fornire un luogo dove famiglie, gruppi di amici e visitatori di tutte le età potessero immergersi in una varietà di esperienze immersive. Questo includeva simulatori di guida ad alta velocità, giochi arcade classici con un tocco moderno, e avventure di esplorazione che trasportavano i partecipanti in mondi lontani. Andando nei dettagli, i DinseyQuest erano stati progettati come dei cubi senza finestre a più livelli per dare l’idea di grande parco giochi. Ogni livello aveva il suo tema.

Disney voleva puntare sulle nuove tecnologie per attirare più gente possibile a discapito di SEGA infatti uno degli aspetti più innovativi di DisneyQuest era il suo utilizzo della realtà virtuale. Con attrazioni come “Aladdin’s Magic Carpet Ride” “Ride the Comix” e “CyberSpace Mountain” dove visitatori potevano sperimentare la sensazione di volo o la scarica di adrenalina di montagne russe progettate da loro stessi.

Parlando “Aladdin’s Magic Carpet Ride” era un giro virtuale sul tappeto volante, tramite un visore realizzato da Disney, “Ride the Comix” era un pochino più complicato gli ospiti salivano a bordo di un’astronave, e indossavano visore VR ed “entrando nel mondo dei fumetti” dovevano combattere contro i supercriminali usando una spada laser. La grafica del gioco era stata disegnata niente di meno da Travis Charest. In “CyberSpace Mountain” i giocatori potevano creare una montagna russa personalizzata.

L’AstroBlaster di Buzz Lightyear e altre attrazioni

Oltre alla realtà virtuale, DisneyQuest offriva una varietà di attrazioni ai suoi visitatori. Tra queste, la più rinomata era probabilmente l’AstroBlaster di Buzz Lightyear. Questa attrazione permetteva agli ospiti di salire a bordo di un veicolo simile a un’auto da scontro, equipaggiato con “cannoni” che lanciavano palle di schiuma contro gli altri veicoli.

L’obiettivo era colpire bersagli specifici sulle altre auto, oltre a questo vanno menzionate altre due attrazioni il flipper virtuale di Mighty Ducks (una serie inedita in Italia) e un PC che permetteva di creare una canzone Disney personalizzata e averla su CD.

Il fallimento del progetto DisneyQuest

La chiusura della sede di Chicago il 4 settembre 2001, dopo soli 2 anni e 3 mesi, Il motivo principale della chiusura fu attribuito al ridotto flusso di visitatori anche se generava entrate, ma per Disney si rivelarono insufficienti di fronte agli elevati standard di profitto stabiliti dalla Disney, inoltre a livello organizzativo c’erano delle falle, le code erano lunghe e il costo del biglietto era alto.

La costruzione iniziata a Filadelfia fu demolita, lasciando al suo posto un buco gigante chiamato dagli abitanti Disneyhole riempito recentemente da un parcheggio.

Questa chiusura ha segnato l’inizio della fine per DisneyQuest, l’ultimo DisneyQuest rimasto, all’interno di Walt Disney World (a Orlando) fu chiuso il 2 luglio 2017 e demolito lo stesso anno per far spazio l’attrazione NBA Experience, chiudendo in questo modo l’esperienza di Disney nel mondo delle sale giochi, anche le GameWorks di SEGA fecero la stessa fine, anche se recentemente hanno riaperto di nuovo la sede di Seattle.