Comics Code Authority (CCA) : l’organo di censura dei fumetti americani.

Il Comics Code Authority era uno degli organi di censura più fastidiosi dello scorso secolo
Al culmine dell’età d’oro dei fumetti , l’industria si trovò ad affrontare una crescente preoccupazione da parte del pubblico per i contenuti potenzialmente dannosi per i giovani lettori.

In risposta questo è nata la Comics Code Authority (CCA), un organismo di autoregolamentazione istituito nel 1954 per vigilare sul contenuto dei fumetti e garantirne la conformità alle linee guida etiche e morali, riassumendo erano linee guida rigorose che vietavano la rappresentazione di determinati temi, come la criminalità e la violenza eccessiva come racconta un articolo del TIMES del 1954 :

Nelle edicole di Stati Uniti e Canada si vendono più fumetti di qualsiasi altro tipo di rivista. Circa un quarto degli 80 milioni di fumetti che i lettori acquistano ogni mese sono conosciuti come “fumetti horror”, con titoli come Tormented, The Thing, Web of Evil. Trama tipica: un becchino si innamora di una bella ragazza, la uccide in un impeto di passione e poi fa l’amore con il cadavere. Quando subentra il rigor mortis, il becchino viene strangolato tra le braccia della ragazza morta. Trame e immagini così cruente, che hanno portato a un’indagine del Congresso sui fumetti horror hanno suscitato una campagna nazionale contro i libri

Prima del Comics Code Authority alcune città avevano già organizzato roghi pubblici e divieti sui fumetti. I consigli comunali di Oklahoma City e Houston , avevano approvato ordinanze che vietavano i fumetti horror.

Seduction of the Innocent

Tutto ebbe origine dopo la pubblicazione nel 1954 del libro “Seduction of the Innocent” dello psichiatra Fredric Wertham.
Il libro di Fredric Wertham metteva in guardia dai fumetti, una delle principali cause di delinquenza giovanile. Il libro fu un piccolo caso editoriale che allarmò i genitori e li spronò ad avviare campagne in favore della censura sui fumetti. Il Congresso degli Stati Uniti aprì un’inchiesta sull’industria del fumetto. In seguito alla pubblicazione del libro e gli editori di fumetti istituirono volontariamente la Comics Code Authority.

Seduction of the Innocent denunciò tutte le raffigurazioni, esplicite o edulcorate, di violenza, sesso, uso di droghe e altri argomenti per adulti contenute nei “crime comics”– un termine che Wertham usò per descrivere non solo i popolari fumetti dell’epoca che parlavano di gangster o di omicidi, ma anche i fumetti di supereroi e i fumetti horror.

Guida per l’autocensura

Questo codice proibiva la raffigurazione di sangue, violenza e sessualità esplicita; richiedeva inoltre che le autorità non fossero mai ridicolizzate e che i buoni dovessero sempre vincere; censurava inoltre la presenza di creature mostruose come vampiri, licantropi o zombi e proibiva anche la presenza di liquori, tabacco, coltelli, esplosivi, pin-up nude o poco vestite e «prodotti intimi di natura discutibile»

Questo influenzò in modo permanente il mondo dei fumetti negli Stati Uniti, quindi prima di pubblicare qualcosa bisognava sempre seguire le linee guida, ma qualcosa iniziò a scricchiolare.

La crisi Comics Code Authority

Nel 1971, Stan Lee, direttore responsabile della Marvel Comics, venne incaricato dal ministero dell’Educazione e Salute degli Stati Uniti d’America di realizzare una storia sull’abuso di stupefacenti. Lee scrisse la storia per Uomo Ragno, ma la CCA la respinse a causa della presenza di droghe nell’albo, ritenendo il contesto irrilevante. Lee, con l’approvazione del suo capo Martin Goodman, pubblicò ugualmente la storia su Amazing Spider-Man n. 96, senza il marchio della Comics Code Authority.

La revisione

Questo costrinse a rivedere il Codice in modo da permettere la presenza di personaggi con «dipendenze da narcotici o droghe» se presentata come «abitudine viziosa»; furono anche ammessi vampiri, lupi mannari e simili «quando presentati nella classica tradizione di Frankenstein, Dracula e altri lavori letterari di alto livello di autori come Edgar Allan Poe o Conan Doyle, gli zombi rimasero esclusi.

In questo periodo i fumetti di altre testate iniziarono a pubblicare storie riguardo l’uso degli stupefacenti.

Swamp Thing #29

Nonostante la rigidità del CCA, c’erano fumetti che sfidavano direttamente le restrizioni. Swamp Thing #29, pubblicato dalla DC Comics nel 1984, è diventato un esempio chiave di evoluzione nel settore.

Scritto da Alan Moore e disegnato da Steve Bissette, questo numero presentava contenuti più maturi e oscuri, sfidando le convenzioni precedenti e segnando una pietra miliare significativa nella storia del fumetto.

Questo atto di sfida, insieme ad altri, gettò le basi per una maggiore libertà creativa nel mondo dei fumetti. L’influenza della Comics Code Authority iniziò a scemare man mano che l’industria dovette affrontare cambiamenti culturali e sociali nei decenni successivi. Nel 2001, la Marvel Comics ha ufficialmente rimosso il sigillo CCA dai suoi fumetti, segnando la fine di un’era. Tuttavia, il declino era iniziato molto prima, quando gli editori avevano iniziato a pubblicare contenuti senza l’approvazione della CCA, gli altri editori DC Comics , Archie Comics e Bongo Comics continuarono a usare il CAA fino al 2011

Il Comics Code Authority ha lasciato un impatto duraturo sull’industria dei fumetti, influenzando le narrazioni e limitando l’espressione creativa per decenni. Sebbene la sua scomparsa abbia segnato un nuovo capitolo di libertà creativa, l’eredità del CCA continua a ricordare la complessa relazione tra censura e creatività nell’affascinante mondo dei fumetti.