Tin & Tina una fiaba macabra

Tin & Tina è disponibile su Netflix da un paio di mesi, scoperto per caso spulciando nella sezione Horror della piattaforma è un horror spagnolo diretto da Rubin Stein.

Tin & Tina è la terrificante storia di due gemelli fanatici cattolici che vengono adottati da una coppia che non può avere figli.

Il film ha diversi spunti di riflessione, quello che mi ha colpito maggiormente è stato il contrasto tra reale e irreale, ci troviamo nella Spagna di inizio anni 80 , pochi anni dopo dalla transizione spagnola si tratta un periodo stoico di un grande fervore economico e culturale.

Il matrimonio di Adolfo (Jaime Lorente) e Lola (Milena Smit) riempie l’aria di felicità e speranza, purtroppo viene interrotto da un terribile evento. Lola, infatti, subisce un aborto spontaneo, e dopo sei mesi la coppia decide di andare in un convento e adottare due gemelli Tin e Tina.

I due bambini hanno una strana ossessione per cattolicesimo tipo Rod e Todd Flanders ma a livelli estremi.

Horror folkloristico

Il regista spagnolo prende spunto alle fiabe raccolte dei fratelli Grimm dove spesso i bambini sono protagonisti di malefatte violente e brutali, “giustificate” dalla scarsa conoscenza dei piccoli per l’etica e la moralità infatti Tin e Tina fanno cose orrende senza conoscere la differenza tra bene e male e qui si potrebbe parlare anche di altri film simili come Midsommar – Il villaggio dei dannati un film con sfondo  folkloristico dove non c’è differenza tra bene e male, il regista spagnolo prende spunto da questo film dal punto di vista visivo anche se in Midsommar c’è molta più carne al fuoco (nel vero senso della parola) .

Maschere confuse

Per quanto riguarda il film vero e proprio tralasciando la parte concettuale quello che ha fatto Rubin Stein è stato modellare il film con risultati abbastanza trash anche qui giocando continuamente con il reale e non reale che alla fine stanca anche lo spettatore.

La parte iniziale della storia è interessante poi verso la fine si arriva alla confusione più totale perché alla fine questi due bambini sono due psicopatici nonostante questo elemento incisivo il film ha un lieto fine contro ogni previsione mandando in pappa il cervello dello spettatore anche perché alcune cose non si spiegano e come se il film fosse stato impacchettato frettolosamente mettendo cose a caso negli ultimi 10 minuti di film.