Ti West e la sua passione per il psycho-biddy

Ti West è un regista che ho conosciuto poche ore fa, dopo aver visto X: A Sexy Horror Story e vedendo la sua filmografia ha diretto anche Cabin Fever 2 – Il contagio

I film psycho-biddy

In X: A Sexy Horror Story appartiene ha un sottogenere chiamato psycho-biddy, in questi film i personaggi femminili anziani vengono ritratti in modo grottesco, il primo film a introdurre questo sottogenere è stato, Che fine ha fatto Baby Jane? (1962) diretto da Robert Aldrich , con Bette Davis dove interpreta un anziana signora e qui compare per la prima volta il make-up grottesco di una donna anziana.

La bellezza perduta

Il film diretto da Ti west parla di una troupe di attori porno che decide di affittare una casa in una vecchia fattoria per girare un film porno chiamato le figlie dell’allevatore o qualcosa del genere, per il mercato VHS, la protagonista principale  Maxine (anche lei attrice porno) conosce la proprietaria della fattoria  Pearl non si capacita d’essere diventata vecchia e vuole ancora godere.

Pearl ( interpretata dalla stessa attrice che fa Maxine) inizia a fare delle avance alla troupe di porno attori ma rifiutano pesantemente e qui inizia la strage a un attore viene accoltellato, l’altro gli vengono perforati gli occhi con un rastrello di ferro e cosi via.

Gli ultimi 30 minuti di film è una corsa alla sopravvivenza dove si salva solo Maxine, che sarà protagonista di un sequel che uscirà fra poco (MaXXXine).

X: A Sexy Horror Story è un film con trama decente e molti punti di riflessione il rapporto tra bellezza e autostima naturalmente prende anche spunti da altri film in primis Non aprite quella porta ma anche altri film di altri genere come non citare come Boogie Nights – L’altra Hollywood che racconta la vita difficile dei porno attori durante gli anni 70 e 80, parte del forte del film rimangono gli effetti speciali abbastanza cruenti.